La ristrutturazione della cucina è un intervento sempre più richiesto per migliorare la qualità di uno degli ambienti più vissuti della casa.
Ristrutturare la cucina è uno dei modi migliori per dare una svolta alla casa. Un progetto di ristrutturazione della cucina può aiutare a trasformare una cucina spenta e obsoleta in uno spazio moderno ed elegante. Inoltre, può contribuire a migliorare il valore complessivo della casa.
Che si tratti di una ristrutturazione completa, magari derivante dall’acquisto di una casa da ristrutturare, o di un rinnovamento dell’ambiente per svecchiare il look della casa, il rifacimento della cucina è un’operazione a cui prestare molta attenzione.
Ristrutturazione cucina: di cosa si tratta
Un progetto di ristrutturazione della cucina prevede l’aggiornamento dello spazio esistente con nuovi materiali, elettrodomestici e impianti. Può comportare la modifica del layout della cucina e l’aggiunta di nuovi elementi.
Si può spaziare da piccole ristrutturazioni, come la sostituzione delle ante degli armadietti e dei piani di lavoro, a grandi ristrutturazioni che comportano l’abbattimento di pareti e la completa modifica della disposizione della cucina. La ristrutturazione della cucina può anche comportare l’aggiunta di nuovi elementi, come un’isola o armadietti a muro personalizzati.
Insomma, con il rifacimento della cucina si dà un nuovo aspetto all’ambiente e alla casa.
Rifacimento cucina: le fasi
Indipendentemente dal tipo di ristrutturazione, completa o parziale, è sempre bene avere in mente una scaletta dei lavori. Il rifacimento della cucina può dividersi in quattro macro-fasi: progettazione, demolizione, installazione, rifinitura.
Progettazione della cucina
La fase di progettazione è il primo passo di un progetto di ristrutturazione della cucina. In questa fase si lavora con un progettista per creare un piano per la nuova cucina. Questo piano includerà la disposizione, i materiali da utilizzare e le caratteristiche da aggiungere. Particolare attenzione deve essere data alla disposizione della cucina, calcolando quello che sarà l’utilizzo finale. (Esempio: cucino tanto… cucino poco… aperitivi, etc.)
La fase di progettazione è anche quella di preparazione del cantiere.
Demolizione per rifare la cucina
La seconda fase è la demolizione, che prevede la rimozione dei materiali ed eventualmente, se necessario degli impianti esistenti relativi alla cucina. Ciò può includere l’abbattimento delle pareti e la rimozione degli arredi, dei piani di lavoro ed degli elettrodomestici.
La demolizione dipende dal tipo di intervento di ristrutturazione. A seguito della demolizione ci sarà lo smaltimento delle macerie.
Installazione: la nuova cucina prende vita
Si arriva così alla ristrutturazione vera e propria, ovvero quello che potremmo definire il montaggio della nuova cucina. La fase di installazione, infatti, prevede l’utilizzo di nuovi materiali e impianti in cucina.
È in questa fase che la cucina ristrutturata prende vita, con i nuovi mobili e la nuova disposizione.
Rifinitura: il nuovo look della cucina ristrutturata
L’ultima operazione è la rifinitura, cioè l’aggiunta degli ultimi ritocchi e dettagli alla cucina ristrutturata. Di solito la rifinitura comprende la verniciatura e la tinteggiatura delle pareti, i ritocchi finali e l’aggiunta dei complementi.
Qui termina il progetto iniziale e si vedono finalmente i risultati del lavoro, sia dal punto di vista funzionale che da quello estetico.
Tempistiche di ristrutturazione della cucina
La tempistica di un progetto di ristrutturazione della cucina può variare a seconda della portata del progetto. Un altro aspetto da considerare è anche la dimensione della cucina stessa.
Un piccolo progetto di ristrutturazione della cucina può essere completato in genere in due settimane. Un progetto di ristrutturazione più grande può richiedere anche da quattro a sei settimane.
Gli impianti della cucina
Uno degli aspetti principali della ristrutturazione della cucina è rappresentato dagli impianti. Il rinnovamento dell’impiantistica è fondamentale, perché determinerà il funzionamento della cucina stessa. Gli impianti in cucina sono di tre tipi: idrico, elettrico e gas (se il piano cottura è tradizionale con i fornelli).
Come si può intuire dai nomi, l’impianto idrico riguarda il trasporto e lo scarico dell’acqua, sia per il lavello che per gli elettrodomestici come la lavastoviglie. L’impianto elettrico, invece, si occupa di fornire la corrente e l’energia alla cucina, fondamentali sia per gli elettrodomestici che per l’illuminazione. Dall’impianto elettrico dipendono anche la ventilazione e l’areazione dell’ambiente, nonché il piano cottura se si è optato per un piano a induzione. L’impianto a gas, infine, è presente nelle cucine con piano cottura tradizionale e serve anche per la caldaia in caso di riscaldamento autonomo.
Pavimenti per cucina
Durante la ristrutturazione, uno degli elementi più importanti da considerare è il pavimento. Quando si sceglie la pavimentazione per la cucina ristrutturata, sono disponibili diverse opzioni. Ogni materiale presenta vantaggi e svantaggi, per cui è importante considerare le proprie esigenze prima di effettuare una scelta.
Molto in voga è il gres porcellanato, per il suo ottimo rapporto qualità-prezzo nonché per la sua versatilità. Il gres, infatti, si trova disponibile in forme, colori, finiture e stili molto diversi, potendo adattarsi a uno stile moderno così come a uno stile più classico. Per gli amanti della natura, parquet prefinito e laminato sono ottime alternative low cost al parquet classico. Se invece la ristrutturazione della cucina mira a ottenere un ambiente dal look metropolitano e industrial, l’ideale sono le pavimentazioni continue realizzate in microresina o microcemento. Esistono anche altri materiali come l’ESPC e l’SPC che replicano fedelmente il legno o il cemento. Questi pavimenti sono realizzati con materiali di altissima qualità che sono garantiti dalle aziende produttrici fino a 30 anni.
Costi di ristrutturazione della cucina
Il costo di un progetto di ristrutturazione della cucina può variare a seconda della portata del progetto. Un piccolo progetto di ristrutturazione può costare in genere tra gli 800 e i 2.000 euro. Per una cucina di 10mq, un intervento di media portata può arrivare anche a 5.000€. Un progetto di ristrutturazione della cucina più grande, invece, può costare anche 20.000€.
Chiaramente all’interno di questi costi vanno considerate diverse variabili che incidono sul prezzo finale. Una ristrutturazione parziale, per esempio, necessiterà di un budget inferiore rispetto a interventi più massicci e completi. Così come c’è molta oscillazione per i materiali che vengono scelti. Infine, non bisogna dimenticare l’accessibilità dell’ambiente e il piano a cui si trova la cucina: spazi difficili da raggiungere o che rendono complicato il cantiere a livello logistico avranno costi superiori.
Alcuni esempi di ristrutturazione cucina
Ristrutturazione di una cucina piccola
Spazi ridotti non significano opzioni limitate: la ristrutturazione di una cucina piccola ne è l’esempio perfetto. Una cucina stretta e lunga oppure che si sviluppa entro i 6 mq spesso viene vista come un limite alla funzionalità e, soprattutto, alle scelte estetiche.
In realtà, con i giusti accorgimenti in fase di progettazione della ristrutturazione, è possibile dar vita a un ambiente altamente funzionale e dal grande impatto estetico. Un’idea è quella di accorpare gli elettrodomestici in unici macchinari in grado di effettuare più funzioni. Come, ad esempio, il forno con microonde integrato. Oppure escludere gli elettrodomestici dai mobili della cucina per recuperare spazio di contenimento come ad esempio installare una cappa a soffitto piuttosto che a pensile.
Ristrutturazione di una cucina grande
Avere una cucina grande, abitabile e spaziosa è una delle richieste più comuni dell’abitare contemporaneo. La cucina è il nuovo cuore pulsante della casa e sempre più spesso gli interventi di ristrutturazione sono volti a migliorare questo ambiente.
Cosa comporta la ristrutturazione di una cucina grande? Quando si decide di ristrutturare un ambiente di grandi dimensioni, superiori ai 10mq, bisogna mettersi nell’ordine di idee di spendere un po’ di più e avere pazienza, perché gli interventi richiedono maggior tempo. Per una cucina grande le tempistiche sono circa di 12 giorni lavorativi, con costi variabili che possono arrivare anche a 20.000€.
I lati positivi di una ristrutturazione di una cucina grande, però, sono molteplici. Avendo maggior spazio a disposizione, infatti, si possono creare composizioni di design innovative e funzionali. Molto di tendenza e amate dai design addicted sono le cucine con isola con cappa sospesa proprio sopra l’isola.
Ristrutturazione parziale
Non è detto che una cucina necessiti di una ristrutturazione completa. Spesso possono bastare alcuni interventi di rinnovamento per dare all’ambiente un nuovo look e maggiori funzionalità. La ristrutturazione parziale della cucina si riferisce proprio a queste operazioni di miglioramento e restyling che non prevedono un cambiamento completo della cucina.
Per esempio, un intervento di rinnovamento parziale potrebbe essere il cambiamento dei rivestimenti, dalla sostituzione delle piastrelle alla tinteggiatura delle pareti. Oppure si potrebbe voler rinnovare il piano cottura, inserendone uno contemporaneo a induzione rispetto ai classici fornelli tradizionali. O ancora, la ristrutturazione parziale della cucina potrebbe prevedere il rinnovamento del mobilio: tavolo, sedie, madia, credenza e mensole lasciano il posto a nuovi elementi d’arredo.