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    ristrutturazione del bagno

    Restyling leggero o rinnovamento completo: la ristrutturazione del bagno è fatta di sfumature e non tutti gli interventi sono uguali. Cerchiamo di fare chiarezza con questa guida alla ristrutturazione del bagno.

    Quando si parla di ristrutturare il bagno si fa riferimento a un insieme eterogeneo di interventi e operazioni. Una ristrutturazione del bagno non si limita alla semplice sostituzione degli impianti. Si tratta di apportare modifiche alla struttura esistente, all’impianto idraulico, al cablaggio elettrico e ad altri aspetti del bagno. Ad esempio, l’aggiunta di un nuovo lavabo, la sostituzione della pavimentazione e persino l’ampliamento dello spazio. Insomma, la ristrutturazione è un insieme di operazioni che mira a migliorare la sala da bagno esistente, aggiungendo valore a tutta la casa.

    Ecco cosa c’è da sapere prima di immergersi nella ristrutturazione del bagno.

    Ristrutturazione bagno: le fasi

    Prima di iniziare qualsiasi progetto di ristrutturazione, è importante avere un piano. Questo piano deve includere un budget, una tempistica e un’estetica generale del progetto. È inoltre importante considerare la struttura esistente del bagno e apportare le modifiche necessarie per garantire che i nuovi cambiamenti non compromettano la stabilità del bagno.

    Ecco perché il rifacimento del bagno va diviso in fasi, utili per segmentare e dividere le varie operazioni in modo da avere sempre il controllo della situazione. Tutti i lavori possono essere suddivisi in otto fasi. Vediamole nel dettaglio

    1) Valutazione e progettazione

    Come per tutti gli interventi di ristrutturazione, anche per il rifacimento del bagno la prima fase è quella di valutazione delle condizioni esistenti e progettazione del lavoro che si andrà a svolgere. Soltanto avendo ben chiari, infatti, il punto di partenza e il punto di arrivo si potrà affrontare la ristrutturazione del bagno senza stress e con la giusta attenzione.

    La fase di valutazione e progettazione, inoltre, è determinante per stabilire budget e tempistiche, in modo da avere un calendario da seguire e un’idea dei costi da sostenere.

    2) Demolizione e smaltimento macerie

    Una volta stabilito il progetto iniziano i lavori veri e propri. Prima di tutto è necessario “smontare” il vecchio bagno. A seconda del tipo di ristrutturazione, completa o semplice rinnovamento parziale, verranno eliminati vecchi elementi e sostituiti con nuovi.

    Questo momento del cantiere è fondamentale perché in questa fase vengono anche poste le tracce dei nuovi impianti per il bagno ristrutturato.

    Prima di procedere con il rinnovamento vero e proprio, però, è necessario smaltire le macerie, in modo da avere il campo libero per i successivi interventi.

    3) Posa impianti

    La prima operazione per il nuovo bagno è la posa degli impianti. Non bisogna dimenticare, infatti, che la sala da bagno è innanzitutto un ambiente di servizio. L’impiantistica idrica ed elettrica che ne permette il funzionamento, quindi, deve avere la priorità.

    In questa fase vengono, dunque, montate tutte le attrezzature e le tubature che garantiscono la distribuzione in entrata e in uscita dell’acqua e dell’energia, nonché la loro regolamentazione e messa in sicurezza.

    4) Getto del massetto

    Il massetto è una miscela edilizia composta da sabbia e cemento che viene gettata sulla superficie per livellarla e dare l’appoggio a rivestimenti e pavimentazione. Il getto del massetto, infatti, aiuta a livellare e rendere omogenea la nuova superficie, coprendo gli impianti e supportando il carico dei nuovi elementi.

    5) Posa pavimenti

    Sopra il massetto verrà posata la nuova pavimentazione del bagno. La scelta del pavimento è una decisione che deve coniugare estetica e funzionalità.

    In questa fase, quindi, bisognerà scegliere il materiale, la tipologia e il colore della pavimentazione che andrà poi installata.

    6) Posa rivestimenti

    Dopo il pavimento è il momento dei rivestimenti. Anche in questo caso, esigenze estetiche e necessità pratiche devono trovare un punto di incontro ed equilibrio.

    7) Montaggio sanitari

    Gli ultimi giorni di lavoro della ristrutturazione sono dedicati al completamento funzionale ed estetico del bagno. I primi elementi ad essere inseriti sono i sanitari e la rubinetteria. La loro posizione, nonché lo stile estetico, determinerà la praticità e l’estetica di tutto l’ambiente.

    Per il montaggio dei sanitari bisogna attenersi ad alcune normative di sicurezza sulle distanze. Ogni apparecchio sanitario deve mantenere una distanza minima di 55 cm dalla parete frontale o da un sanitario posto di fronte ad esso. Tra wc e muro laterale devono esserci 15 cm, mentre tra wc e doccia almeno 20 cm. Tra wc e lavabo, e tra bidet e lavabo, la distanza minima da mantenere è di 10 cm.

    8) Arredo

    L’ultima fase della ristrutturazione del bagno è quella dell’arredamento, tra mobili e complementi d’arredo. Qui è il momento di far valere le proprie preferenze estetiche, per andare a creare la sala da bagno che si è sempre sognato.

    Tempistiche per la ristrutturazione del bagno

    Una volta stabilito il budget per il progetto, è il momento di stabilire un calendario. Questo calendario dovrebbe includere la durata stimata di ogni fase della ristrutturazione, nonché le scadenze. Ma quanto dura la ristrutturazione di un bagno?

    Non c’è una risposta univoca a questa domanda, perché le variabili sono molteplici: grandezza del bagno, portata del progetto, accessibilità del locale.

    Indicativamente, la ristrutturazione completa di un bagno medio richiede tra i 7 e i 10 giorni lavorativi, quindi approssimativamente due settimane complete.

    Costo ristrutturazione bagno

    Nel preventivo di ristrutturazione del bagno vanno inseriti molteplici fattori, che incidono con un peso diverso sul costo della ristrutturazione.

    Innanzitutto, ristrutturare il bagno comporterà spese diverse a seconda del tipo di intervento: una ristrutturazione completa costerà ovviamente di più rispetto a interventi più limitati.

    Un secondo fattore da valutare sono i materiali scelti, dai rivestimenti alla rubinetteria e i sanitari. Per esempio, ci sono ottime piastrelle in gres che si aggirano sui 15€ al mq, ma ci sono anche piastrelle in vetro che arrivano fino a 150€ al mq. Così come per i lavabi, per cui si va dai modelli classici e semplici da 70€ ai pezzi di design da oltre 300€. Insomma, la forbice è molto ampia.

    Non bisogna dimenticarsi, infine, il costo della manodopera, che incide sul 55% del preventivo.

    Per dare una stima generale, una ristrutturazione completa di un bagno di medie dimensioni (5-8 mq), si attesta tra i 5.000 e i 8.000€.

    Impianti bagno

    La scelta degli impianti è una delle fasi più importanti della ristrutturazione di un bagno, in quanto garantisce che tutto sia a norma e funzioni correttamente.

    Impianto idraulico

    Per quanto riguarda l’impianto idraulico, è importante rivolgersi a un professionista per l‘installazione delle tubature e degli impianti. Questo perché l’impianto idraulico può essere complicato ed è importante assicurarsi che tutto sia installato correttamente. È anche importante assicurarsi che i tubi e gli impianti siano a norma.

    La struttura che gestisce il circolo dell’acqua, infatti, è la componente principale del bagno.

    Impianto elettrico

    Anche per l’impianto elettrico, è fondamentale assicurarsi che tutto il cablaggio sia a norma. È inoltre importante assicurarsi che il cablaggio sia adeguatamente isolato e che i fili scoperti siano coperti. Una piccola distrazione, infatti, potrebbe causare pericoli molto gravi.

    Vediamo ora alcuni esempi di ristrutturazione del bagno

    Ristrutturazione bagno piccolo

    Quando si parla di bagno piccolo si fa riferimento a un ambiente che non supera i 4 mq. Si tratta, quindi, di una stanza dalle dimensioni molto ridotte. Solitamente è un secondo bagno, esclusivamente di servizio e spesso non completo, limitandosi solo a sanitari e lavabo. Come procedere per la ristrutturazione di un bagno piccolo?

    L’obiettivo deve essere quello di evitare l’effetto tunnel o caverna, a seconda che il bagno si sviluppi in lunghezza o in larghezza. Puntare su colori chiari per i rivestimenti, aggiungere specchi e superfici riflettenti, utilizzare i giusti punti luce, diventano operazioni fondamentali.

    Per quanto riguarda i sanitari, il consiglio è di optare per i sanitari sospesi, capaci di trasmettere un senso di ariosità e leggerezza. Se si vuole inserire anche il box doccia, la scelta migliore è un box doccia angolare con vetri trasparenti per favorire l’ingresso di luce e piatto doccia 80×80.

    Ristrutturazione bagno grande

    Una sala da bagno grande e accogliente, una stanza da dedicare al benessere e alla cura del proprio corpo: ristrutturare un bagno grande significa dare vita a questo tipo di ambiente. La ristrutturazione di un bagno grande permette molta più libertà di intervento rispetto a un bagno di dimensioni ridotte. Ma avere più scelte significa anche maggiori dubbi nel prendere decisioni.

    Innanzitutto, si parla di bagno grande quando la metratura va dai 10mq in su. Parlando di costi, è chiaro come il budget vari a seconda della dimensione.

    Negli ultimi anni la ristrutturazione di bagni grandi ha portato alla luce diversi elementi di tendenza. Primo tra tutti il doppio lavabo da appoggio, una soluzione di design capace di trasmettere immediatamente una sensazione di comodità e accoglienza. Nei bagni di grandi dimensioni duratane la ristrutturazione, il dubbio amletico è tra vasca freestanding e doccia walk-in, entrambe soluzioni orientate al benessere e all’impatto estetico.

    Ristrutturazione parziale

    Un’opera di ristrutturazione del bagno può anche non essere completa, ovvero non comprendere tutti gli elementi della sala da bagno ma solo alcune componenti. In questo caso si parla di ristrutturazione parziale del bagno o di suo rinnovamento.

    Solitamente il restyling del bagno avviene per motivi estetici, ovvero si vuole dare un nuovo look alla sala da bagno, oppure per migliorarne le funzionalità, andando a implementare certi elementi. Ecco perché, di solito, dalla ristrutturazione parziale del bagno sono esclusi gli impianti. Spesso si tratta di sostituire i sanitari, cambiare il box doccia, trasformare la vasca in doccia o viceversa, o rinnovare piastrelle e rivestimenti senza però grossi interventi murari.

    È chiaro, quindi, che i costi della ristrutturazione parziale del bagno sono molto variabili, a seconda dell’intervento di rinnovamento che si vuole svolgere: si può andare da meno di 500 fino anche a 2.000€. Per esempio, la tinteggiatura delle pareti costa sui 15€ al mq, mentre il cambio degli infissi oscilla tra i 120 e i 300€ al mq. Una delle operazioni più comuni è la sostituzione del box doccia, per cui si può arrivare a spendere fino a 1.500€, mentre la trasformazione della vasca in doccia varia dai 700 ai 2.000€.

    Ricavare due bagni da uno

    Quando la famiglia si allarga o si avverte l’esigenza di maggior comodità in casa, una delle soluzioni più ricercate e apprezzate è quella di trasformare un bagno in due. Al posto di avere un’unica sala da bagno di grandi dimensioni, quindi, l’abitazione avrà due bagni medio-piccoli in grado di gestire al meglio i ritmi e la routine della casa.

    Cosa c’è da sapere prima di intervenire con la ristrutturazione del bagno per trasformare un bagno in due? Innanzitutto, il regolamento edilizio del Comune di appartenenza. A seconda di questo regolamento, infatti, vengono stabilite le dimensioni minime dei servizi igienici. Non solo: almeno uno dei due bagni deve essere completo, ovvero dotato di sanitari, lavabo e doccia (o vasca). Inoltre, poiché quasi sicuramente quello che diventerà il secondo bagno sarà quasi sicuramente un bagno cieco, è necessario installare un sistema di areazione forzata a norma. Infine, la trasformazione di un bagno in due va a modificare la planimetria della casa e dunque dovrà essere richiesta un’autorizzazione e il progetto dovrà essere approvato da un tecnico abilitato.